A chi di noi non piacerebbe avere un proprio replicante che si faccia carico di tutte le incombenze quotidiane? Il professor Hiroshi Ishiguro l’ha fatto: ha creato Geminoid HI-1, un androide identico a lui. Lo manda a tenere conferenze, lo lascia intrattenere i suoi studenti, lo veste e lo pettina come lui. È l’inizio di una nuova vita sulla Terra: un mondo dove esseri umani e robot non sono più materia per libri teorici o soggetti cinematografici, ma la più normale quotidianità.
E.T. nel cestino di una mountain bike che solca il cielo stellato. La bambina con il cappotto rosso. Hook e Peter Pan. Il professor Alan Grant che fugge da un T. Rex. Indiana Jones che salta nel vuoto. Lo squalo che ormai vive nelle acque dei nostri sogni più profondi. E poi le navicelle aliene, le corse di Leonardo DiCaprio in Prova a prendermi, la ricerca disperata del soldato Ryan, lo Sc roppio Sfribollino nel Paese dei Giganti…
La storia d’amore tra un fungo e un’alga, da cui nasce il piccolo lichene. Il pomodoro e il suo bombo terrestre. La yucca e la sua dolce falena. La bizzarra pianta dalle “labbra calde” che sembra indossare il rossetto. “L’Amour en solitaire” del ranuncolo acquatico. E poi orge floreali, tradimenti, giochi di ruolo, relazioni poliamorose: il regno vegetale, ben più antico di noi, ha sperimentato nel corso di milioni di anni forme di amore sempre più complesse e avventurose che gli permettessero di sopravvivere. Ha fatto della riproduzione sessuale la chiave della sua evoluzione, e ha invitato il mondo a celebrare la sessualità all’origine della vita.
Dai misteri eleusini allo street food, mangiare è sempre stato la messa in scena di un rito collettivo, da consumare tra danze e dita imbrattate. Molto più che un mero fabbisogno alimentare e metabolico, il cibo ha una carica simbolica senza eguali: è festa, nostalgia, amore. È preghiera, blasfemia e rivoluzione. È la felicità stordente dell’ubriacatura e la quiete meditativa del digiuno. Francesco Boer e Fabio Bortesi ci guidano in un’avventura illuminante che spazia dall’Odissea al Nuovo Testamento, dalla tavola […]
Questa, in principio, è la storia di Isabella, anche se tutti la chiamano Belle. Belle ha nove anni, ed è appena stata venduta all’asta insieme a un gregge di pecore per cento dollari. Fin da bambina, conosce le ustioni del sole e i brontolii dello stomaco vuoto. Impara a memoria lo schiocco della frusta e il precipitare del bastone. Belle è una ragazza nera: la sua vita, le ripetono le mani dei padroni, vale meno di quella di un animale. […]